L’imprenditore è un esperto di marketing che sa leggere un bilancio; sì, non quella cosa strana che pensi tu …
L’imprenditore è un esperto di marketing che sa leggere un bilancio: ed ora te lo dimostro.
Nel mondo frenetico e sempre più competitivo degli affari, la figura dell’imprenditore è spesso “romantizzata” come un visionario capace di trasformare un’idea in realtà con una scintilla di genialità.
Oppure molto più pragmaticamente un cuoco, o un pizzaiolo, molto bravi, che aprono un ristorante pizzeria e che, grazie proprio alla loro bravura, avranno un’attività sempre piena di clienti e guadagneranno soldi a palate.
Già, ma spesso arrivano le palate, poi solo a volte, arrivano i soldi 😉
Tuttavia, una definizione più accurata e pragmatica di cosa significhi realmente essere un imprenditore è la seguente: “L’imprenditore è un esperto di marketing che sa leggere un bilancio”.
Questa frase cattura l’essenza di ciò che serve per navigare con successo nel mondo aziendale di oggi. Non si tratta solo di avere un’idea brillante o una passione ardente; è una questione di competenze concrete e capacità di gestione.
Finché il mercato va bene, tutto fila liscio, e quindi si generano utili; ma appena il mercato frena vengono fuori tutte le carenze e si generano perdite, problemi ingestibili ma soprattutto stress e notti insonni.
Perchè è fondamentale essere ferrati sia nel marketing che nella lettura dei bilanci?
La risposta è semplice: il marketing è il motore che guida le vendite e la crescita, mentre la capacità di leggere un bilancio garantisce che questa crescita sia sostenibile e non una corsa verso il fallimento finanziario.
Un imprenditore che manca di una di queste competenze è come un pilota che sa decollare ma non atterrare.
Ti dimostro perchè l’imprenditore è un esperto di marketing che sa leggere un bilancio
Pochissimi imprenditori hanno il totale controllo dei costi di ogni commessa, di ogni prodotto, ne tanto meno si occupano di verificare il “bilancino” ogni mese per confermare le strategie o apportare correzioni per “riportare la propria barca sulla rotta corretta”.
Questo lo vede ogni giorno Daniele Cavallini, mio amico e imprenditore di successo, che incontra imprenditori con aziende ben strutturate che però “scalpitano” quando si tratta di stare davanti ai numeri che davvero servono per orientare le vele verso la profittabilità massima e prevedibile.
Alla maggior parte degli imprenditori da fastidio “stare davanti ai numeri”.
Esempio 1: Il ristorante gourmet
Prendiamo il caso di un ristorante gourmet aperto da un eccellente chef.
Senza dubbio, la qualità del cibo è cruciale, ma senza un’efficace strategia di marketing e una solida gestione finanziaria, anche il più talentuoso degli chef può vedere il suo ristorante svuotarsi. Immaginiamo che questo ristorante, in un anno, generi ricavi per 500.000 euro.
Senza una strategia di marketing mirata che possa attrarre continuamente nuovi clienti e mantenere quelli esistenti, questi ricavi potrebbero non crescere, ma peggio ancora, potrebbero diminuire con il tempo.
Aggiungiamo ora che, senza la capacità di interpretare correttamente un bilancio, il nostro chef potrebbe non accorgersi che il 60% dei ricavi va in costi variabili come ingredienti e personale, lasciando un margine molto stretto per coprire altri costi fissi, portando potenzialmente a decisioni finanziarie insostenibili.
In realtà il problema è che se non sei inesperto di marketing che sa legger un bilancio, non sai governare l’azienda.
Esempio 2: Il negozio di elettronica online
Consideriamo ora un imprenditore che avvia un negozio online di elettronica.
Supponiamo che, utilizzando tecniche di marketing digitale avanzate, l’imprenditore riesca a raddoppiare il traffico al sito web, incrementando le vendite del 40% nell’arco di un anno.
Tuttavia, se l’imprenditore non sa interpretare i bilanci, potrebbe non notare che l’aumento dei costi variabili e delle spese di marketing ha eroso gran parte del profitto aggiuntivo.
Se i costi diretti di vendita aumentano del 50% a causa di una cattiva gestione dei fornitori o di scelte logistiche inefficaci, l’incremento delle vendite diventa meno significativo.
In sintesi può diventare uno degli innumerevoli casi in cui “più vende e più si indebita” e senza controllo questo emergerà quando potrebbe essere troppo tardi.
Questi esempi dimostrano chiaramente che non è più sufficiente essere solo un bravo cuoco o avere un’idea di prodotto eccellente per aprire un’attività.
È indispensabile avere una conoscenza approfondita del marketing per attirare e mantenere clienti, così come la capacità di leggere e interpretare i bilanci per gestire efficacemente la parte economico-finanziaria.
L’imprenditorialità moderna richiede una doppia competenza, non ci sono alternative!
Queste sono le vere competenze che separano un’attività di successo da una che zoppica o fallisce.
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L’amore vince sempre
Roberto Bonazzi