Crollo dei mercati azionari a breve?
Il crollo dei mercati azionari è un momento che nessuno vorrebbe mai attraversare ma …
Il compito di ogni imprenditore, o professionista, è quello di lavorare per creare Valore e Ricchezza, per poi proteggerla e incrementarla con investimenti oculati.
La borsa è un ottimo posto per investire, ma ci sono dei momenti che fanno tremare i polsi, cioè i crolli di borsa.
Ovviamente è un problema per chi sta guadagnando e ha ancora molto investito e si trova in questa condizione quando succede questo evento, viceversa il crollo della borsa è un’opportunità.
Ecco perchè ho deciso di scrivere questo articolo, vorrei condividere una riflessione e lasciarla prima che succeda, se così sarà, qui sulla mia bacheca.
È chiaro che non sono un promotore finanziario e non ho nulla in questo campo da vendere, sono riflessioni condivise da investitore privato che cerca di comprendere i mercati per tutelare il proprio patrimonio.
Ci sarà, a breve, un crollo del mercati azionari?
Negli ultimi tempi, diversi indicatori finanziari hanno sollevato preoccupazioni riguardo a un potenziale crollo dei mercati azionari.
Sebbene sia impossibile prevedere con certezza l’andamento futuro dei mercati, è fondamentale per professionisti e imprenditori essere consapevoli di questi segnali al fine di gestire efficacemente il proprio patrimonio.
1. Valutazioni azionarie estremamente elevate
Uno degli indicatori più monitorati è il rapporto prezzo/utili aggiustato per il ciclo economico, noto come Shiller P/E ratio.
Attualmente, questo indicatore si attesta a 37,7, un livello raggiunto solo in precedenza prima dei crolli del 1929 e del 2000, suggerendo una possibile sopravvalutazione del mercato azionario.
2. Buffett Indicator ai massimi storici
Il Buffett Indicator, che confronta la capitalizzazione totale del mercato azionario con il prodotto interno lordo (PIL), è attualmente al 211%, il livello più alto mai registrato.
Storicamente, un indicatore così elevato ha preceduto periodi di scarsa performance del mercato azionario.
3. Inversione della curva dei rendimenti
L’inversione della curva dei rendimenti, dove i tassi d’interesse a breve termine superano quelli a lungo termine, è storicamente un segnale di recessione imminente.
Questo fenomeno è stato osservato prima delle crisi del 2000, 2008 e 2020, e attualmente la curva dei rendimenti mostra segnali simili, indicando potenziali rischi per l’economia.
4. Crescita del debito privato delle famiglie americane
Il crescente indebitamento delle famiglie americane rappresenta un ulteriore segnale di allarme.
Un elevato livello di debito può limitare la capacità di spesa dei consumatori, influenzando negativamente la crescita economica e, di conseguenza, i mercati azionari.
5. Eccessivo entusiasmo per l’intelligenza artificiale
La recente euforia per le tecnologie legate all’intelligenza artificiale ha portato a valutazioni molto elevate per alcune aziende del settore.
Questo fenomeno, noto come “AI Craze“, ricorda la bolla delle dot-com degli anni 2000 e potrebbe rappresentare un rischio per la stabilità dei mercati se le aspettative non fossero soddisfatte.
6. Liquidità record di Berkshire Hathaway
Un ulteriore segnale di cautela proviene da Berkshire Hathaway, la holding guidata da Warren Buffett, che ha accumulato una liquidità record di 334,2 miliardi di dollari.
Questo accumulo suggerisce che Buffett potrebbe trovare difficoltà nel trovare investimenti a valutazioni ragionevoli, il che potrebbe indicare una sopravvalutazione generale del mercato.
Oppure lui sa cose che noi non sappiamo …
Gli scenari sono davvero complessi …
Sebbene questi indicatori suggeriscano la possibilità di una correzione del mercato, è essenziale ricordare che l’andamento dei mercati finanziari è influenzato da una molteplicità di fattori e che le previsioni non sono mai certe.
Pertanto, è fondamentale che professionisti e imprenditori adottino strategie di gestione patrimoniale prudenti, diversificando gli investimenti e consultando esperti finanziari qualificati per navigare in un contesto economico potenzialmente volatile.
Io e i miei clienti ci confrontiamo spesso su questi argomenti, non parliamo solo di Marketing e strategie innovative.
Lo scambio di idee e di esperienze finora ha portato ad ottimi risultati!
Ognuno fa le sue scelte personali in base alle proprie capacità, disponibilità e obiettivi.
Il confronto arricchisce, altrimenti ognuno rimane da “solo” a prendere decisioni, tante teste “fidate” che si scambiano dati ed esperienze sono una ricchezza straordinaria.
Anche sul fronte Crypto abbiamo avuto ottimi risultati.
Io credo che nel breve BitCoin calerà per poi ripartire per nuovi massimi dall’estate fino a fine anno.
Naturalmente queste sono ipotesi mie personali che voglio condividere e nulla più.
In tutti i modi il mio “lavoro” rimane il consulente Marketing, ma oggi credo che si debba diventare esperti anche nella gestione del proprio patrimonio.
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L’amore vince sempre
Roberto Bonazzi