Come vendere all’estero, senza investimenti mostruosi, è uno degli argomenti che interessa sempre di più agli imprenditori che vogliono espandersi.
E’ un pensiero sensato.
Vendere all’estero ha dei vantaggi, per esempio si migliorano di tanto i flussi di cassa, gli incassi sono anticipati contro 90 gg. se non 180 gg. delle vendite in Italia, si lavora con una migliore programmazione e questa provoca meno stress all’azienda e migliora gli utili, inoltre si può vendere a margini più alti, quindi ancora più utili.
Già, ma fosse facile.
Di solito la PMI italiana va a vendere all’estero grazie alle fiere.
Se non è ben organizzata, una fiera all’estero, in questi ultimi anni porta a risultati finanziari non molto soddisfacenti. Ho scritto un articolo specifico su come migliorare i risultati delle fiere che già fai alcuni anni fa leggilo cliccando qui.
Le aziende più strutturate utilizzano un export manager, anche se spesso si tratta di un professionista “buttato allo sbaraglio” perché non c’è tempo di spiegargli bene gli obiettivi e i valori aziendali, e alle sue richieste di listini in lingua “locale”, cataloghi, data base, ecc. tutto rimane lettera morta, “perché non c’è tempo” … e i risultati spesso sono nulli.
Altre volte si cerca un venditore locale che ovviamente chiede almeno “un fisso” poi dopo essersi sentito Don Chichotte perché gli mancano gli strumenti molla tutto e l’imprenditore pensa che tutti siano dei perditempo … (anche se tante volte è vero).
Mail Marketing: ecco come fare per l’estero
Il Mail Marketing è un’attività che può essere integrata alle soluzioni sopra elencate, ma mettiamo che un imprenditore non stia investendo in nessuno dei modi citati prima e voglia solo provare il Mail Marketing in un mercato specifico.
1° cosa da fare: procurarsi un data base dei clienti in target del mercato in questione. Se non l’avete esistono (poche) aziende serie che ti vendono dei data base già filtrati.
2° cosa da fare: usare un autoresponder, un software che gestisce l’invio di e-mail e automatizza le condizioni che puoi inserire in base alla tua strategia. Questo “strumento” ti mette in condizione di lavorare “da casa” ed avere il controllo del “nuovo territorio di conquista” anche se non conosci nessuno dei tuoi “futuri clienti”.
3° cosa da fare: scrivere dei contenuti, dei testi, magari corredati da video, da testimonianze, ecc. da pubblicare, per esempio in un sito, con una certa regolarità. Costantemente per un periodo medio, almeno 12 mesi.
4° cosa da fare: scrivere mail, con costanza, ma senza “accanimento”, comunicando ai “prospect” della tua lista, cose interessanti ed utili a loro.
Problemi risolti, azioni che migliorano la loro vita, ecc.
5° cosa da NON fare: scrivere ad una lista di contatti che sei la migliore azienda, che sei attento alla qualità, che di te si possono fidare, che hai dei prodotti fantastici e che se comperano gli fai lo sconto del 10%, ecc.
Basta parlare di te.
6° cosa da NON fare: cominciare a fare queste attività, poi dopo 2 mesi fermarsi perché ci sono altre priorità, poi dopo altri 3 mesi fare altre 2 azioni, poi fermarsi e successivamente constatare che questa attività NON funziona.
NO, non è così!
Queste attività se le fai con costanza per almeno 12 mesi ti garantisco che avrai degli ottimi risultati!
Ne sono sicuro, come sono sicuro che NON lo hai mai fatto con questa costanza e semplicità.
Prova a smentirmi.
Scrivimi e dimostrami che lo hai fatto e ti vengo ad aiutare GRATIS.
Ma me lo devi dimostrare.
Quanto costa vendere all’estero così?
Sai quanto ti costa all’incirca questa attività?
Il costo degli strumenti è ridicolo, se sai quali utilizzare, con meno di € 2.000 all’anno te la cavi, se fai fare questa attività a qualcuno che hai già nel tuo staff.
Hai capito bene?
Ma già ti sento:
“non ho una persona che ha tempo di fare queste attività”
“abbiamo già fatto delle cose similari ma non ha funzionato”
“mi ci vorrebbe un esperto per fare funzionare questi software”
Stai dalla parte dei problemi o delle soluzioni?
Avevi detto che hai abbastanza lavoro, ma che vorresti vendere all’estero per migliorare i margini e i flussi di cassa, giusto?
Avevi detto che le cose vanno bene, ma gli utili …
Quindi per migliorare le cose cose vuoi fare?
Se fra 12 mesi ti trovassi con un 10%-20% di fatturato nuovo dal mercato estero che hai scelto, come migliorerebbe la tua azienda?
Bene, credo che tu abbia capito che non esistono scorciatoie.
Ma almeno adesso sai anche qual è la strada da percorrere.
Tocca a te prendere in mano la situazione, io ti posso aiutare, non l’ho letto sui libri, lo faccio ogni settimana!
Lo faccio.
Scrivimi se vuoi un mio aiuto PRATICO
L’amore vince sempre
Roberto Bonazzi
P.S: vendere all’estero può sembrare complicato, ma spesso lo è perché non lo si fa con metodo!