Ci sono nuovi pericoli!
Quali nuovi pericoli ci sono in questo nuovo anno che è appena iniziato?
Farsi delle domande per comprendere quali “tempi” ci attendano è da sempre lungimirante.
Veniamo da 2 anni molto difficili anche se il 2021 alla fine è stato sicuramente un ottimo anno con fatturati crescenti, ma …
Veniamo al dunque, le prospettive sembravano ottime, ma sono nate alcune nuove pericolose variabili (quasi) imprevedibili.
Che impatto avranno sul tuo settore?
Quali dei nuovi pericoli potrebbero mettere in difficoltà la tua impresa?
Ritengo che farsi delle domande per tentare di anticipare i vari scenari sia sempre lungimirante e che in tutti i modi “prevenire è meglio che curare”.
Ho evidenziato 4 punti che potrebbero dare delle “complicazioni” alle nostre imprese.
- aumento dei costi dell’energia (quasi triplicati)
- difficoltà di reperimento di alcune materie prime e/o semilavorati
- aumenti “mostruosi” delle materie prime e dei trasporti
- divisione sociale
Analizziamo i nuovi pericoli
Punto 1:
tutte le aziende hanno già avuto 1 o 2 bollette che sono aumentate dal 250% al 300%.
Tutte le aziende risentono di un incremento enorme del costo energetico, ma quelle che ne risentiranno di più solo quelle “energivore”, tant’è che abbiamo delle industrie ceramiche che hanno preferito fermare i forni per alcune settimane per ottimizzare in seguito l’equilibrio produzione/vendita.
Anche le vetrerie di Murano sono in grandissima difficoltà.
Una situazione impensabile fino ad un anno fa.
Punto 2:
la difficoltà di reperimento di tantissimi componenti, in particolare provenienti dall’Asia dell’est, ha fatto saltare i piani produttivi e di vendita di alcune aziende.
Non arrivando la giusta quantità di materie e componenti nei tempi previsti tutto ciò lascia dei “buchi” nei programmi produttivi e di conseguenza nelle vendita, quindi negli incassi preventivati.
Nel frattempo i costi non rimangono inalterati, ma addirittura crescono …
Punto 3:
l’aumento indiscriminato di alcune materie prime porta inevitabilmente ad un aggiornamento continuo dei prezzi, altrimenti i margini si abbassano troppo.
Ma questo è tollerato dal mercato e dai clienti?
Punto 4:
la divisione sociale che continua ad aumentare, giorno dopo giorno, mette in difficoltà “equilibri” sia interni alle aziende come, a volte, tra clienti e fornitori.
Anche questo era impensabile fino ad un anno fa, ma questa nuova “spaccatura” che cambia a seconda di ogni realtà rischia di mettere in difficoltà gli equilibri spesso fragili all’interno di un’azienda.
A volte si creano divisioni insanabili e tutto ciò anche se l’imprenditore di fatto non ne ha nessuna colpa.
Già Marina Morgan aveva anticipato, 38 anni fa, cosa sarebbe successo … 🤣🤣🤣
Quali potrebbero essere le conseguenze?
Cerchiamo di condividere insieme degli ipotetici scenari.
Direi che i conto-terzisti potrebbero essere una categoria in difficoltà, soprattutto se comprano loro le materie prime per conto del committente e/o hanno dei contratti “blindati” con prezzi e consegne. Ciò significherebbe anche arrivare al collasso economico-finanziario.
Un’altra difettosità che potrebbe presentarsi è quella di far parte di una filiera in difficoltà che rallenta la propria produzione, sia per mancanza di componenti che per altre scelte aziendali.
Un’azienda che fa parte di una filiera potrebbe ritrovarsi per 1, o 2, o 3 mesi con vendite minori, per esempio del 30% o del 40%. Magari a fine anno potrebbe recuperare abbastanza ma questa situazione creerebbe scompensi importanti, tipo problemi di cassa, margini nulli, ecc.
Riesci ad immaginare questi possibili scenari?
Il controllo di gestione in queste ipotesi la fa da padrone, ma ahimè nelle nostre PMI tutti credono di averne il controllo ma la pratica ci dice cose diverse.
Le vendite cambieranno?
I nuovi pericoli stanno soprattutto in questo reparto.
Domanda scomoda:
se in uno scenario così “rivoluzionario” il tuo reparto commerciale NON cambia strategia pensi che le cose si aggiusteranno da sole?
Le vendite vanno stravolte.
Potrebbe succedere che più vendi più entri nelle sabbie mobili.
Bisogna avere il controllo non solo dei propri prodotti, delle consegne, dei margini e dei conseguenti flussi di cassa, ma addirittura è fondamentale avere un quadro chiaro dei propri fornitori e della intera filiera dei clienti.
Credo che tu abbia compreso che il venditore dovrebbe imparare un lavoro nuovo.
I tuoi venditori NON lo vorranno fare, ti ostacoleranno in tutti i modi perchè significa che devono andare fuori dalla loro zona di confort, ma ahimè questo è il nuovo mondo con i suoi nuovi pericoli.
Se NON vanno loro fuori dalla loro zona di confort ci andrai TU!
Siamo di fronte a nuovi scenari impensabili.
Anche i dinosauri si estinsero, senza accorgersene!
Dominavano il mondo ma poi sparirono.
Senza rendersi conto di nulla!
Ogni azienda è diversa e le variabili sono 1.000, quindi ognuno deve reagire diversamente dall’altro.
Oltre che avere un controllo maniacale dei flussi di cassa bisogna cambiare radicalmente la strategia commerciale!
Tu COME reagirai a questi nuovi pericoli che potrebbero portare nuovi terremoti?
Innanzitutto sarai veloce ad interpretare questo cambiamento?
L’amore vince sempre
Roberto Bonazzi